Cosa è l’evaporazione sottovuoto
L’evaporazione è il passaggio di stato dallo stato liquido a quello aeriforme che, in presenza di vuoto, avviene a temperature inferiore rispetto alla temperatura di ebollizione a pressione atmosferica, permettendo in tal modo di beneficiare di notevole risparmio energetico. Tramite questa tecnica viene separato un componente non volatile da una soluzione, ottenendo in tal modo acqua demineralizzata ed un prodotto finale più concentrato negli altri componenti.
Gli impianti di evaporazione sottovuoto sono destinati alla concentrazione a bassa temperatura di soluzioni diluite termolabili o al trattamento ed alla depurazione di reflui inquinanti generati nelle varie fasi di lavorazione delle aziende industriali.
Tramite l’evaporazione sottovuoto è possibile in molti casi recuperare dai reflui materie prime preziose, ridurre i costi di smaltimento concentrando i reflui da smaltire e realizzare impianti a scarico zero, ZLD Zero Liquid Discharge.
Scelta del tipo di evaporatore
La scelta della tipologia d’impianto di evaporazione più indicato per ogni singola esigenza deve tener conto di diversi fattori. La natura del prodotto da trattare determina la scelta della versione (a scambiatore immerso o con circolazione forzata, con scambiatore raschiato, con scambiatore incamiciato…) oltre che la scelta del materiale costruttivo maggiormente idoneo.
La scelta successiva deve essere eseguita considerando l’alimentazione energetica più indicata valutando i costi dell’energia e la disponibilità di fonti di calore a basso costo.
È possibile scegliere tra un’alimentazione esclusivamente elettrica che, applicando il sistema definito “a pompa di calore” permette un’estrema semplicità d’installazione, oppure utilizzando eventuali flussi di acqua calda o di vapore già disponibili in azienda, magari sfruttando cascami termici recuperando calore dal processo produttivo.
Entrambi i sistemi, elettrico o termico, possono essere realizzati nelle versioni mono, doppio o triplo effetto consentendo importanti risparmi di energia.
Particolarità degli scambiatori di calore
Una caratteristica peculiare degli evaporatori ECO ETW è senza dubbio l’adozione di una particolare conformazione realizzativa degli scambiatori di calore che semplifichi le operazioni di pulizia degli stessi.
Gli scambiatori di calore, essendo il punto più caldo e quindi soggetto a frequente deposito di possibili incrostazioni e sporcamenti, sono soggetti a periodiche operazioni di manutenzione per ripristinarne le condizioni operative ottimali. I classici scambiatori di calore a serpentino immerso o a fascio tubiero hanno il limite di avere uno spazio molto limitato tra le diverse componenti e non permettono un’agevole pulizia delle superfici di scambio.
Gli evaporatori ECO ETW adotta scambiatori di calore “a piastre immerse” che hanno la caratteristica di avere uno spazio libero tra una piastra e l’altra di circa 4 cm. Tramite un boccaporto frontale di notevoli dimensioni è facile accedere agli scambiatori per eseguire le operazioni di lavaggio periodico e ripristinare l’efficienza di scambio termico tramite un semplice lavaggio con lancia a pressione.
Ogni scambiatore è inoltre eseguito prevedendo la possibilità di poter agevolmente eseguire eventuali operazioni di smontaggio ed estrazione.